Al mattino prendo un sorng taa ou che collega la città nuova con la Sukhotai vecchia dove ci sono le rovine. Sul mezzo salgono subito dopo i due ragazzi australiani che ieri sera mi hanno saputo spiegare come raggiungere il mercato. Parliamo un po’ e mi accorgo con un certo stupore che lei ha tatuato sulla caviglia sinistra la parola ‘padrino’, a quel punto mi guardo bene dal dire loro che sono siciliano. Durante la corsa montano su dei tailandesi e punto l’obiettivo su di loro. La ragazza…
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