Giorno 8 Laguna Bacalar e Cenote Azul
Questo è il racconto fotografico del mio viaggio in Messico e Cuba con Marilena, mia moglie. Il post di oggi vi racconta giorno 8 Laguna Bacalar e Cenote Azul.
Durante l’ottavo giorno abbiamo visitato la Laguna Balar, detta anche ‘Laguna dei sette colori’, e il Cenote Azul, il più bello dei ‘cenote’ messicani, profondi laghi creatisi misteriosamente durante l’era glaciale.
Se sei un appassionato/a di viaggi e vuoi conoscere tutti i dettagli organizzativi e/o se ami la fotografia e vuoi avere informazioni tecniche vai al giorno 1 e 2 del viaggio, all’inizio del post c’è una premessa che fa per te.
Giorno 8 Laguna Bacalar e Cenote Azul
E’ l’ultimo giorno di questo nostro formidabile tour del Messico e una certa malinconia aleggia tra noi stamane. Come ogni mattina ci mettiamo in viaggio sulla Toyota che ci ha scarrozzato per gli Stati dello Yucatan, Campeche e Chiapas e puntiamo verso lo Stato di Quintana Roo, il quarto e ultimo Stato del Messico sud-occidentale. Come al solito io ne approfitto per fermare degli attimi di vita che incrocio durante questo viaggio on the road.
Arrivati alla Laguna Bacalar scendiamo dal veicolo, e subito un signore, vedendomi indaffarato con la macchina fotografica, si piazza davanti l’obiettivo e mi chiede in modo plateale di fotografarlo. Evidentemente è molto orgoglioso dei suoi ‘mezzi baffi’ e io non me lo faccio chiedere due volte.
All’ingresso della laguna c’è un venditore con una bimba stupenda e un fantastico contesto di cappelli colorati che sono il soggetto perfetto per una bella foto, chiedo il permesso e scatto.
La laguna effettivamente ha molte sfumature di blu, e a buon titolo si merita l’appellativo di ‘Laguna dei Sette Colori’. Un padre teneramente gioca con il proprio figlio durante il bagno e punto il mio obiettivo.
Ci sediamo nella terrazza a sorseggiare una birra godendoci la vista dalle tante sfumature di blu difronte a noi, ma la mia attenzione, più che altro, si rivolge ad una bambina seduta con la famiglia al tavolo alle mie spalle: la bimba infatti è intenta a mettersi il rossetto e trovo la scena particolarmente fotogenica. Chiedo il permesso alla madre che acconsente ben contenta e orgogliosa della richiesta, purtroppo la signora toglie il rossetto alla figlia e le dice di sorridere guardando l’obiettivo, così facendo svanisce la spontaneità del gesto e mi rimane semplicemente un ritratto di una bella bambina con rossetto in posa per la foto.
Non soddisfatto continuo a guardare la bimba di sottecchi, sperando si dimentichi di me e si rimetta a giocare con i trucchi. Non smette di tenermi d’occhio e non si rimette a truccarsi, la madre le ha anche pulito il musino, ma adesso la sua posa è più naturale e riesco ad ottenere un ritratto che mi convince decisamente di più.
Decidiamo di lasciare la Laguna per avviarci verso la prossima tappa, ho però il tempo di scattare un utlimo ritratto ad un signore dal volto interessante seduto ad un tavolo del ristorante.
Arriviamo al Cenote Azul che è un grande cerchio blu d’acqua profondissima nel mezzo della verde vegetazione tropicale.
Il posto è molto piacevole e molti si tuffano per un bagnetto d’acqua dolce.
Marilena puccia i piedini nell’acqua.
C’è un ristorante con magnifica vista sul Cenote e facciamo qui il nostro pranzo.
Finito di mangiare chiudiamo con il rituale del tequila sale e limone e Marilena fa le sue solite facce buffe.
Lasciamo il Cenote Azul con il dispiacere della fine, questa è stata infatti l’ultima tappa del nostro girovagare per rovine, giungla e villaggi maya. Victor, la nostra guida, accompagna ognuno di noi presso le strutture alberghiere dove continueremo il resto della vacanza, e salutiamo man mano i nostri piacevoli compagni di viaggio Marika, Mimmo, Alberto e Chiara. Arrivati a destinazione lasciamo anche Victor, che è stato un conducente ineccepibile e una fantastica guida turistica.
Arriviamo in Playa del Carmen presso la struttura dove trascorreremo i prossimi 4 giorni di vacanza con la tristezza di una bellissima esperienza ormai conclusa. Entriamo nel resort di super extra lusso Valentin Imperial Maya e, alla vista di tanto fasto ed eleganza, la tristezza scompare di colpo.
La camera è semplicemente fantastica e, sebbene io non abbia la mia solita attrezzatura da servizio fotografico per alberghi e nemmeno un treppiedi, metto come posso in pratica la mia deformazione professionale di fotografo di hotel e immortalo la camera:
Ci godiamo 4 giorni indimenticabili di relax, cibo, piscina, e spiaggia con tanto di trattamento Vip e super esclusivo. La perfetta conclusione al nostro viaggio in Messico. Ecco una foto fatta con lo smartphone Samsung Galaxy S5 e condivisa sui social giusto per far rodere gli amici.
Tra quattro giorni lasceremo il Messico ma il viaggio continuerà, voleremo infatti a Cuba e passeremo altri 8 giorni indimenticabili in un altro Paese imperdibile per chi ama viaggiare e che da tanto sognavo di visitare.
Il prossimo post mostrerà le foto e racconterà le mie impressioni della prima tappa del viaggio a Cuba: la sua affascinante capitale, l’Avana!
P.S.
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