Ci alziamo evitando la levataccia. Andiamo a fare colazione e faccio compagnia A Daniela alla reception mentre aspetta il pulmino che la porterà all’aeroporto. Il mezzo ritarda un po’, ma per fortuna su mio consiglio ha prenotato il passaggio con largo anticipo per stare tranquilla. Alla fine arriva un tizio rotondo e scurissimo che quasi non ci degna di uno sguardo, è lui. L’accompagno in strada, la saluto, si infila su un pulmino con i vetri a specchio e, mentre va via, agito la mano augurandole buon viaggio…
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