Viaggio in Messico e Cuba – Giorno 1 Cancun e giorno 2 Chichen Itza e Merida
Scegliere una meta per il viaggio di nozze non è mai semplice, soprattutto se devi partire ad agosto e non hai un budget illimitato. Io e mia moglie volevamo entrambi fare una lunga vacanza che fosse rilassante e lussuosa come un viaggio di luna di miele comanda, ma anche naturalistica e on the road… per la verità l’ingrediente ‘on the road‘ era più una mia esigenza, visto che normalmente le mie vacanze sono all’insegna dell’avventura e dell’improvvisazione. Ma quale destinazione scegliere? Da tempo il mio sogno era visitare l’Avana, soprattutto prima che cambiasse troppo a seguito della fine dell’embargo americano e il polso fermo sul comunismo tenuto da Fidel Castro che, sebbene già malato, era ancora vivo. A mia moglie Marilena piaceva l’idea della natura lussureggiante del Chiapas e alla fine, sebbene agosto non è il periodo migliore per visitare il centro America (ma in realtà non lo è per visitare tanti altri luoghi esotici), abbiamo scelto un viaggio che coprisse sia il Messico sia Cuba. Il punto di incontro tra le esigenze mie e di mia moglie è stata questa vacanza di 21 giorni totali (comprensivi di viaggio) di cui 12 giorni in Messico (con un tour della parte occidentale e 4 giorni in resort di lusso in Playa del Carmen), e 8 giorni a Cuba (durante i quali siamo stati all’Avana, Cienfuegos e Trinidad e per 2 giornate in un resort a Varadero).
Dettagli per chi ama organizzare i viaggi da sé
Il Messico non è certamente uno dei posti più tranquilli al mondo da girare in autonomia, spesso si sente parlare di casi di corruzione di poliziotti e di episodi non rari di banditos che fermano le macchine dei turisti per spillargli soldi. Probabilmente la realtà è un po’ diversa e questi casi non sono poi così frequenti ma, trattandosi in questo caso di una luna di miele, volevo che tutto scorresse liscio come l’olio. Non volevo correre alcun rischio e ho quindi deciso di acquistare un pacchetto con guida turistica che mi permettesse di girare il Messico con maggiore tranquillità.
Cuba invece è sicuramente un luogo molto sicuro, e per visitare l’isola Cubana ho deciso di muovermi utilizzando autobus locali e di pernottare principalmente in case particular, così ho potuto, almeno in questa parte della vacanza, girare in maniera più simile al mio consueto modo autonomo di viaggiare.
Questi sono stati con più precisione i luoghi del viaggio e tutti i dettagli organizzativi:
2 notti a Cancun presso la struttura Mexicasa (un delizioso alberghetto prenotato online che ti dà l’impressione di stare a casa, con piscina e prezzo competitivo), più che altro in attesa dell’inizio del tour;
7 giorni in Messico con un il tour “Terra Maya” organizzato da VersisAmerica (agenzia che ho contattato senza intermediazioni e che organizza direttamente sul territorio dei tour ben strutturati a prezzi molto vantaggiosi), una settimana di viaggio molto serrato durante il quale abbiamo visitato lo Yucatan, Campeche, e il Chiapas;
4 giorni di super extra lusso in Playa del Carmen presso la struttura 80 stelle Valentin Imperial Maya (avevo fatto in passato dei servizi fotografici di alberghi ad uno dei manager di questa struttura che, per il mio matrimonio, ha voluto farmi questo super sconto che è stato un vero e proprio regalo di nozze). Un resort senza bambini, con una clientela quasi esclusivamente statunitense, con 7 ristoranti, zona vip (nella quale siamo stati promossi) con piscina esclusiva e zona spiaggia riservata, e tutto il lusso che potete immaginarvi.
8 giorni a Cuba, con 6 pernottamenti presso case particular (Avana, Cienfuegos e Trinidad) contattate grazie al servizio di Case Cuba (servizio che vi rende molto semplice trovare delle case a Cuba con la formula B&B e che vi dà una buona assistenza telefonica sul posto) durante i quali abbiamo visto Avana, Cienfuegos e Trinidad viaggiando con autobus locali Viazul i cui biglietti ho acquistato direttamente online, e 2 giorni presso un altro resort 5 stelle a Varadero, il Paradisus Princesa Del Mar Varadero, prenotato direttamente in loco tramite un’agenzia viaggi all’Avana.
Ho volato con la compagnia tedesca Condor Airlines sia per l’andata da Francoforte a Cancun, sia per il ritorno dall’Avana a Monaco. Volo molto economico rispetto agli altri, con qualità dell’esperienza nella media, trovato online tramite il sito Skyscanner. Per il volo dal Messico a Cuba ho prenotato, sempre tramite internet, un passaggio aereo super economico e dalla qualità discreta con la compagnia aerea messicana Interjet Airlines.
Contrariamente ad altri miei viaggi da scapolone incosciente, questa volta ho comprato un’assicurazione per me e mia moglie per la copertura di tutta la vacanza (il matrimonio fa mettere senno). Anche questa acquistata online da Axa Assistance, prezzo molto competitivo e con diversi servizi. Fortunatamente non ho avuto nessun contrattempo e non so dirvi della reale efficacia e qualità del servizio… meglio così.
Per quanto riguarda il visto turistico per Cuba me lo sono procurato direttamente all’aeroporto di Cancun tramite la stessa compagnia aerea Interjet Airlines. Se invece volete volare direttamente a Cuba potete acquistare la tassa d’ingresso a €25 presso la Pampero Viaggi, agenzia online che in un primo momento avevo contattato per il visto (non sapendo che avrei potuto acquistarlo direttamente a Cancun). Mirella Zani, direttore tecnico dell’agenzia, è stata così gentile da spiegarmi che potevo procurarmi il permesso per entrare a Cuba direttamente in aeroporto senza bisogno di acquistarlo da loro. Avrebbe potuto anche non darmi questa informazione e vendermi comunque il loro servizio, ho quindi apprezzato molto la loro serietà e assistenza e pertanto ve li suggerisco (inoltre dal sito dell’agenzia potete scegliere tanti altri servizi per organizzare, tramite loro, la vostra vacanza cubana).
Organizzare ogni cosa dall’Italia mi ha impegnato parecchio tempo e, soprattutto, mi ha comportato un bel po’ di stress e tanta paura di sbagliare qualcosa per poi scoprirlo troppo tardi nel bel mezzo del viaggio. E’ anche vero che mi ha dato una certa soddisfazione riuscirci senza commettere alcun errore e, cosa non da poco, mi ha anche permesso di risparmiare circa il 35% sui preventivi che mi avevano fatto delle agenzie viaggi italiane a cui mi ero rivolto, quindi si tratta di un bel risparmio di migliaia di euro. Se non siete come me dei tipi a cui piace cimentarvi in cose nuove e abbracciare nuove sfide, ma soprattutto, se la priorità per voi non è risparmiare migliaia di euro ma essere serviti, sereni e comodi, allora rivolgetevi a dei professionisti che vi danno pacchetto completo senza sbattimenti e un set di valigie in omaggio. Se invece, come immagino, visto che state leggendo questo paragrafo, amate il Do It Yourself, vi ho dato tutti i link giusti per organizzare un meraviglioso viaggio in Messico e Cuba risparmiando abbastanza da comprarvi l’equivalente di 50 set di valigie. Oggi poi, a differenza di 2 anni fa, prenotare delle strutture su Cuba è ancora più semplice grazie alla maggiore apertura del governo nei confronti di internet (dopo la morte di Fidel Castro) e la libera impresa.
Dettagli tecnici per gli appassionati di fotografia
Trattandosi di un viaggio di nozze, e non di un viaggio fotografico, ho deciso di limitare l’attrezzatura fotografica al super minimo, l’intenzione infatti era principalmente di fare una vacanza indimenticabile con mia moglie e non di passare ore e ore a fotografare e poi la sera a postprodurre le foto e a scrivere per il blog (se così avessi fatto sarebbe stato un matrimonio flash… giusto per restare in tema). Certo, da un punto di vista fotografico, con la mia solita attrezzatura e la giusta dedizione sul campo, il prodotto finale sarebbe stato decisamente migliore, e anche la tempistica con cui sto mostrando le foto non è per niente quella del viaggio in Tailandia (lì pubblicavo quasi in tempo reale); state infatti vedendo le foto dopo ben due anni. Inoltre, non avendo né scritto nulla sulla vacanza sul momento, né preso appunti, anche il racconto del viaggio è assolutamente minimo (se invece volete un racconto fotografico di viaggio quasi romanzato vi suggerisco i miei post sulla Tailandia). Di contro, mi sono goduto di più la vacanza, ho preferito la compagnia di mia moglie alla fotografia, mi sono riposato e soprattutto… sono ancora sposato.
Niente pesante Reflex e obiettivi vari quindi, ma una compattissima e leggerissima macchina fotografica premium CANON PowerShot G7 X Mark II acquistata nuova online ad un ottimo prezzo da Newpixel24.com, con garanzia Canon Italia e un’estensione di garanzia di tre anni suggeriti dal venditore… e qui vengono le note dolenti. Personalmente, da fotografo abituato alle mie Nikon professionali, da un punto di vista strettamente tecnico e anche di uso pratico, non mi sono trovato per niente bene. Come compatta tutto fare è sicuramente un ottimo prodotto, ma i tempi di messa a fuoco e il rumore ad alti ISO sono incomparabili con Nikon D750, D800 o similari. D’altro canto la comodità e la leggerezza della macchina sono tutta un’altra storia: la puoi infilare in tasca, non pesa al collo, non si fa notare, non mette in soggezione chi devi fotografare, è molto discreta e i soggetti nemmeno si accorgono che li stai fotografando. Se invece non si è abituati alla reattività e pulizia fotografica delle reflex professionali, è una macchina che fa più che bene il suo lavoro e ritengo sia davvero ottima per chi vuole veramente imparare a fotografare sul serio. Il punto più dolente è stata la durata della macchina (per fortuna durante il viaggio si è comportata benissimo e non ha dato nessun minimo problema tecnico). Dopo appena 13 mesi dall’acquisto però si è rotto l’otturatore. Avendo acquistato la macchina con partita iva la garanzia è di solo un anno, e malauguratamente non sono più riuscito a ritrovare l’estensione di garanzia. Morale della favola: Canon Italia non ha voluto saperne nulla della mia delusione, e con mio forte disappunto ha eseguito la riparazione totalmente a pagamento fuori garanzia. €200 di riparazione dopo appena 13 mesi e circa 600 scatti fanno sicuramente girare le scatole. Sinceramente è la mia seconda pessima esperienza con Canon, la prima 30 anni fa con una reflex analogica (e allora decisi di passare a Nikon) e adesso con una compatta digitale. Ritengo che una macchina, anche se compatta ma di elevato livello come la CANON PowerShot G7 X Mark II, dal prezzo di listino (all’epoca dell’acquisto) di circa €750, non possa rompersi dopo un anno e appena 600 scatti e soprattutto, se questo avviene, un’azienda leader del settore come Canon dovrebbe dare un’assistenza più completa alla propria clientela. I prodotti Nikon acquistati con garanzia Nital Italia, saranno forse un po’ più costosi, ma non ho avuto mai un tipo di esperienza così deludente.
Non ho utilizzato attrezzatura aggiuntiva di nessun tipo, ho sempre scattato in Raw, e ho utilizzato una veloce post produzione utilizzando Lightroom. Con me avevo anche uno smartphone Samsung Galaxy S5 che ho utilizzato per qualche scatto per i social, che poi sistemavo al volo con l’app di Google Snapseed.
Il viaggio e le foto
Giorno 1 Cancun e giorno 2 Chichen Itza e Merida
Fatta la premessa per chi ama organizzarsi i viaggi da sé con tutte le indicazioni, e fatta la chiosa per gli amanti dei tecnicismi fotografici, passiamo al viaggio vero e proprio e alle fotografie.
Già dall’aereo vengo colpito dai colori del Messico, sotto di noi mentre scendiamo verso Cancun avvisto la lingua di terra dell’Isla Blanca, e poco più in fondo l’Isla Contoy.
Arrivati all’aeroporto di Cancun in prima serata, come prima cosa, prendiamo un taxi che ci porta a Mexicasa, una struttura poco costosa caratterizzata da stanze molto colorate in stile messicano, buona pulizia e una piscinetta niente male. Sebbene si tratti di un appoggio per appena due notti giusto in attesa dell’inizio del tour del Messico, il posto ci piace per la sua informalità e ci fa entrare nello spirito del luogo.
E’ il 15 agosto, e scatto anche una foto con il cellulare da pubblicare su Facebook per questo ferragosto Messicano mentre esploriamo l’alberghetto.
Facciamo un giro per Cancun senza avere la pretesa di visitarla ma solo per orientarci. Prendiamo il primo bus verso il lungomare, una ragazza davanti a noi si trucca senza sosta.
Ci rendiamo conto che la città è una spiaggia continua ed enorme con una lunga serie di grandi strutture sul mare, un po’ una Rimini gigante.
Ci sono dei nidi di tartaruga in spiaggia, sono recintati per proteggerli dai bagnanti, i volontari fanno vedere le tartarughine appena nate ai curiosi.
Avvistiamo il primo iguana di una lunga serie.
Il giorno dopo comincia il tour ‘Terra Maya’, organizzato da VersisAmerica e che ci farà vedere il meglio del Messico archeologico e paesaggistico, 7 giorni per vedere una fetta molto ampia del Paese: Yucatan, Campeche, e il Chiapas. I giorni sono pochi e infatti il giro è molto serrato.
Ci preleva dall’albergo Victor, che sarà la nostra guida messicana per i prossimi 7 giorni. Con noi ci sono anche una coppia di sposini, Marika e Mimmo, e una coppia di amici Alberto e Chiara. Ci mettiamo subito in viaggio e per prima cosa visitiamo il sito archeologico di Chichen Itza, un tempo capitale Maya dello Yucatan. Il sito è ben tenuto, il caldo è asfissiante, faccio qualche scatto concentrandomi soprattutto sui dettagli delle mura sulle quali vengono raccontate le gesta e la cultura di questa antica civiltà di cui Victor ci spiega in un ottimo italiano ogni particolare.
All’uscita dal parco archeologico ci sono dei venditori di souvenir, uno di questi ha dei teli colorati che sono un vero e proprio caleidoscopio di colori. Quei drappi sono un perfetto sfondo per un ritratto. Mi fiondo verso la brillanti sfumature di verde, arancione e blu e, anche se Marilena è stanca e accaldata e non ha per niente voglia, convinco mia moglie con entusiasmo da bambino a posare per un primo piano. Sono convinto che sarà bellissima.
Ci rimettiamo in viaggio verso Merida.
Merida è la capitale dello stato messicano dello Yucatan, una città una volta ricchissima grazie al commercio delle fibre di agave e che testimonia l’antica ricchezza con le residenze dell’epoca in stile francese, italiano ed arabo. Purtroppo arriviamo a fine pomeriggio, ma sebbene rientrati stanchi in albergo, non rinunciamo a fare una passeggiata esplorativa.
Vengo colpito principalmente dai colori delle case e ne approfitto per qualche scatto, il mio soggetto preferito, è mia moglie.
Mari ricambia la foto.
I contrasti cromatici caratterizzano questa cittadina.
Cala presto il buio e faccio un paio di altre foto.
Ci sentiamo veramente in Messico e per concludere la giornata ci infiliamo nel primo ristorantino del centro che ci ispira. Ci regaliamo una serata messicana con tanto di birra locale, sombreri da perfetti turisti, e tequila-limone-sale, come ogni vero messicano comanda.
Dopo l’allegra serata si rientra in albergo; domani ci aspettano Uxmal e Campeche.
P.S.
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Le foto ed racconti permettono a chi ti legge di vivere un’esperienza Unica anche se, non presente….. Grazie Antonio Regali Emozioni, e non è facile comunicare ciò che si prova mentre si Vive.
Grazie a te di leggermi!