Letargo. Mi sveglio tardissimo e non ho voglia di fare nulla. In questo viaggio ho corso troppo, e scattato tantissimo, voglio un paio di giorni di break. Sono pure scocciato di aver perso il cellulare, l’ho appoggiato un attimo sul tavolino mentre passavo le birre e qualcuno lo ha sottratto. Uno dei camerieri dice di aver visto la ragazza che lo ha preso, la conosce di vista ma non sa come si chiama. Bene, non lo rivedrò mai più il mio caro smartphone. Esco per mangiare e faccio…

viaggio in Thailandia, Sukhothai

Al mattino prendo un sorng taa ou che collega la città nuova con la Sukhotai vecchia dove ci sono le rovine. Sul mezzo salgono subito dopo i due ragazzi australiani che ieri sera mi hanno saputo spiegare come raggiungere il mercato. Parliamo un po’ e mi accorgo con un certo stupore che lei ha tatuato sulla caviglia sinistra la parola ‘padrino’, a quel punto mi guardo bene dal dire loro che sono siciliano. Durante la corsa montano su dei tailandesi e punto l’obiettivo su di loro. La ragazza…

Mercato notturno di Sukhothai , viaggio in Thailandia

Mi alzo al mattino presto e mi metto sulla bici per raggiungere il parco storico di Ayuthaya. Sulla via incrocio due monaci che cavalcano con grande naturalezza due enormi elefanti. Arrivo alle rovine e noto che sono immerse in un bel parco verde che rende la passeggiata particolarmente piacevole. Soddisfatto dalla visita faccio rientro e atri due elefanti mi vengono incontro ma stavolta sulla groppa ci sono dei turisti, sull’ultimo animale seggono due asiatiche che mi salutano felici dall’alto.so di un pesce o un’imbarcazione. Pare che il design,…

Treno da Bangkok ad Ayuthaya durante il mio viaggio in Thailandia

Ci alziamo evitando la levataccia. Andiamo a fare colazione e faccio compagnia A Daniela alla reception mentre aspetta il pulmino che la porterà all’aeroporto. Il mezzo ritarda un po’, ma per fortuna su mio consiglio ha prenotato il passaggio con largo anticipo per stare tranquilla. Alla fine arriva un tizio rotondo e scurissimo che quasi non ci degna di uno sguardo, è lui. L’accompagno in strada, la saluto, si infila su un pulmino con i vetri a specchio e, mentre va via, agito la mano augurandole buon viaggio…

Bangkok, viaggio in Thailandia

Mi sveglio con il ronzio di una vespa che sbatte contro qualcosa, per fortuna sono sotto la zanzariera e non mi preoccupo di agire. Guardo l’orologio, è ancora presto e mi riaddormento aspettando la sveglia che puntualmente suona un’ora dopo. Prepariamo i bagagli e li portiamo alla reception. Facciamo il check-out e ordiniamo qualcosa da mangiare sulla terrazza sul fiume. Daniela prende toast e marmellata, io invece opto per la colazione tailandese che scopro essere un piatto a base di riso e pollo come qualsiasi altro pasto. La…

Khao Sok, Parco Nazionale, Viaggio in Thailandia

Mi sveglio al mattino presto a causa di preoccupanti rumori sul tetto e alle finestre, mi giro verso Daniela e vedo che ha gli occhi spalancati, mi dice che non dorme da mezz’ora a causa di quello strano trambusto. Ascolto meglio: sono sicuramente  le scimmie che provavano ad entrare. Sentirle muoversi sul soffitto provando ad indovinare i loro spostamenti sul tetto di legno mi dà come la sensazione di essere in trappola ed avere il nemico che sta per fare irruzione. Qualche raggio di luce attraverso le assi…

Scimmia, Khao Sok, Thailandia

Ci alziamo con una certa calma, ci prepariamo, io cerco di infilare anche le cose che avevo lasciato ad Umberto senza far scoppiare il mio zaino da spalla e andiamo al Ciao Bella che è a 20 metri. Là però dobbiamo aspettare che Namwhan torni dal mercato con lo scooter affinché Umberto abbia il mezzo per accompagnarci a prendere il bus per Suratthani. Io ne approfitto per lavorare un po’, ieri non sono riuscito a pubblicare la giornata 12 e voglio portarmi avanti lavorando sul giorno 13. L’intenzione…

Anche oggi si viaggia e ci spostiamo un’altra volta.  Sembra quasi che siamo dei fuggitivi e stiamo cercando di far disperdere le nostre tracce. Paghiamo la stanza e a piedi, con i pesanti zaini in spalla, ce ne andiamo alla fermata dove speriamo di riuscire a prendere il bus per Suratthani. Da là prenderemo un altro mezzo per Khanom affinché io possa recuperare parte dei miei vestiti che ho lasciato da Umberto per alleggerire un po’ il mio zaino… a dire la verità non ho per niente voglia…

La sveglia suona alle 6.30. L’orario nel quale dovrebbero venirci a prendere è fissato alle 7.20, l’isola Surin non è dietro l’angolo. Ieri (dovrei dire oggi) sono andato a dormire alle due e mezza passate per pubblicare l’ultima puntata del blog, sono completamente in coma. Mi alzo inciampando su una borsa e spengo la sveglia, mi rimetto a letto e mi addormento di nuovo. Sto già riprendendo a sognare che sento la voce allarmata di Daniela: mi dice che sono le sette e venti, l’escursione! Dai, dai! veloce….

Raccolgo tutto, do uno sguardo in giro per assicurarmi di non dimenticare nulla e saluto la capanna che mi ha regalato due giorni di emozioni, nel bene e nel male. Monto sulla moto con lo zainone dietro e quello più piccolo (ma non meno pesante) davanti e vado a fare il check-out più veloce della mia vita. Non scendo nemmeno dallo scooter, dalla sella porgo le chiavi all’implacabile che sta alla reception e ci salutiamo. Bellissimo, niente documenti, registrazioni, carte di credito né prima né dopo. Che vita…